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E’ scomparso Kaneto Shindo

31/05/2012 | News
E scomparso Kaneto Shindo

Il regista cinematografico giapponese Kaneto Shindo, autore del capolavoro “I Bambini Di Hiroshima”, è morto a Tokyo all'età di 100 anni. Considerato uno degli autori più impegnati nella rappresentazione del Giappone contemporaneo, nato a Hiroshima il 28 aprile 1912, Shindo esordì al cinema come sceneggiatore del regista Kozaburo Yoshimura e assistente di Kenji Mizoguchi. Come regista, Shindo debuttò nel 1951 con “Storia Di Una Moglie Amata”, cui seguì “I Bambini Di Hiroshima” (1952), una commossa rievocazione del tragico destino della città colpita dall'esplosione atomica, vista attraverso gli occhi di una maestrina tornata a cercare i suoi piccoli allievi. Il film venne presentato con successo al Festival di Cannes del 1953.

Dopo film come “La Valanga” (1953) e “La Vita Di Una Donna” (1954) e la trilogia femminista, “Storia Di Una Vita” (1953); “Rigagnolo” (1955), “Solo Le Donne Hanno Dispiaceri” (1957) e una denuncia delle radiazioni radioattive con “Il Peschereccio Drago Della Fortuna” (1959), Shindo tornò al grande cinema con “L'Isola Nuda” (1962), dove l'assoluta mancanza di dialoghi vestiva di autentica poesia la quotidiana lotta per la vita degli abitanti di una delle zone più povere del Giappone. Dopo “L'Uomo” (1963), forte racconto marinaresco sugli eccessi cui l'egoismo spinge quattro naufraghi alla deriva, il regista nipponico accentuò la sua naturale tendenza al calligrafismo in “Sesso Perduto” (1966), “Conquista” (1965) e “Kuroneko” (1968), film molto ben costruiti che gli attirarono le critiche di insincerità artistica tanto da fare in parte ridimensionare il giudizio sulla sua opera precedente. Negli anni Settanta tornò sceneggiatore per “La Battaglia Di Okinawa” e nel 1976 presentò al Festival di Cannes un documentario sul suo maestro Mizoguchi (“Vita Di Un Cineasta”) e nel 1978 diresse “La Ballata Solitaria di Chikuzan”. Tra i film successi “Albero a Foglie Caduche” (1986), “I Fiori di Ciliegio Sono Caduti” (1988), “Testamento di Pomeriggio” (1995), “Voglio Vivere” (1999) e “Gufo” (2003). 

 


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